L’abitudine a volte gioca brutti scherzi. Ci si abitua a lavorare in quota, oppure a calarsi all’interno di cisterne e silos. Operazioni che si compiono centinaia di volte, anche con leggerezza, perché sono diventate un’abitudine. Il rischio è proprio quello, di trasformare un’abitudine in un eccesso di confidenza. Guardatevi attorno, forse non ci fate più caso, ma persino nel vostro ambiente di lavoro potreste notare situazioni con alto grado di pericolosità gestite con troppa disinvoltura.
In realtà ci sono condizioni lavorative che richiedono sempre un’elevata attenzione, accompagnata da una specifica preparazione ad affrontarle. Aver agito per tante volte in un dato modo, non ci garantisce andrà bene all’infinito, se le precauzioni non sono quelle adeguate.

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A volte si dice che chi predica bene, spesso razzola male. Per smentire il detto, noi di S&M Advisors per primi abbiamo sentito l’esigenza di prevedere una formazione specifica su questi temi, facendo frequentare al nostro collaboratore Giovanni De Luca (vedi foto a lato) il corso per essere certificato come istruttore per la sicurezza relativamente agli «spazi confinati e ambienti sospetti di inquinamento», nonché ai «lavori in quota». Si tratta di due ambiti che, come dicevamo, sono da considerare ad alto rischio per i lavoratori. È di qualche giorno fa la nuova sentenza relativa alla tragedia di Molfetta del 2008, quando morirono 5 operai per le esalazioni di acido solfidrico sviluppatesi in una cisterna per il trasporto dello zolfo liquido che stavano pulendo.
È per noi importante mettere a servizio dei clienti nuove competenze che siano di supporto nell’identificare le ‘cattive abitudini’, e aiutino a prevenire con tutti i mezzi il ripetersi di tragici eventi.